lunedì 21 luglio 2008

Report Duna 2° parte

Il sole scottava e il richiamo del salottino ombreggiato era forte.
Così la decisione mia, Braciola e a Zavaglia fù quella di abbandonare i ragazzi e recarci nell’oasi adatta a noi. Dalla nuova posizione godevamo di un venticello preziosissimo , la sensazione di benessere era amplificata della sofferenza che potevano provare i nostri amici impegnati in un calcio-tennis sotto la randa a pochi metri da noi.
Ognuno al di fuori di noi tre era impegnato in qualcosa di benefico, oltre al calcio tennis c’era chi giocava a racchettoni, chi nuotava e chi come Puglio dormiva di gusto al sole.
Quando Poli si unisce al nostro banchetto , una vogliadi dinamismo ci assale e così pensiamo a qualche espediente che potesse tenerci lontano dal bar per un po’.. La cosa più facile era una passeggiata in acqua. Purtroppo la passeggiata aveva un fine ed era il bancone del bar della Duna a 15 minuti da dove eravamo. Per Brac ci abbiamo messo 45minuti ad andare e 110 a tornare. Un bel bagno nell azzurro mare ci restituisce un po di benessere.
Dichiarazione di Brac: “l’unica cosa che mi ero fissato in testa era di stare lontano da Sassi per + tempo possibile.”
Non c’è riuscito mai almeno per i primi giorni.
Tempo di asciugarci un po’ al sole e di nuovo il nostro ritorno al salottino ombreggiato dove in un ora birre e campari si alternavano ad un ritmo incalzante.
Per fortuna erano arrivate le sei e l’appuntamento era con l’autista che doveva prelevarci , farci appoggiare gli zaini e trasportarci alla Duna. Così mentre gli altri si lavano e si fanno belli ne approfitto per avvantaggiarmi un po’ e bevo un paio di Heineken.

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